Per partecipare alla seconda edizione del Bukowina
Meeting, nel nord est della Romania, a Radauti, ho deciso di fare un giro un po’
largo, scendendo abbastanza diretto fino ad Istanbul, in Turchia, per poi
risalire il Mar Nero fino a Costanza, in Romania. Da lì poi sono risalito verso
nord ovest, per arrivare in Bukowina. Dopo i tre giorni di Raduno, sulla via
del ritorno ho fato un’ultima tappa a Siofok, in Ungheria, sulle rive del lago
Balaton. Per affrontare il viaggio ho utilizzato la mia Suzuki Bandit 1250 S,
equipaggiata con gomme Dunlop Sportmax Road Smart. Durante il viaggio sono
stato accompagnato in momenti diversi dagli amici Luca (Yamaha FZ6), Paolo (BMW
R1200 GS) e Alberto (Suzuki Hayabusa). Di seguito il dettaglio delle 10
giornate di viaggio:
Sabato 9 Agosto
Decido di partire alla rilassata, e di non fare autostrade. Ho un
itinerario scritto, ma in Slovenia, trovandomi in anticipo sulla tabella di
marcia, decido di abbandonarlo e lasciarmi guidare dal navigatore satellitare,
che impostato su “percorso breve” e con l’opzione “strade non lastricate” mi fa
fare delle spettacolari mulattiere. Purtroppo le parti più belle erano anche le
più impegnative, in cui era quindi difficile accostare per fare foto.
Quando sono in Croazia, vedo il cielo molto scuro verso sud.
Ricordando che le previsioni davano sulla Serbia maltempo per il pomeriggio in
miglioramento verso la sera, decido di temporeggiare facendo un po’ di "moto":
anziché scendere salgo in Ungheria, arrivo fino a costeggiare il lago Balaton, poi
scendo verso Belgrado da nord. Il tempo è buono, ma la strada dalla frontiera
Ungherese alla capitale Serba è terribilmente noioso, un interminabile rettilineo
con traffico intenso.
Arrivato a Belgrado, mi sento telefonicamente con Luca, il quale si
trova già sul posto. Non riusciamo però ad incontrarci, poiché lui e Paolo
hanno deciso di fermarsi a dormire in un hotel in città, mentre io ho optato
per il Camping Jerina, una squallida struttura una ventina di km a sud est
della città. Il posto è bruttino, e sicuramente non valeva i 10 € a notte per
una persona più una tenda, più 5 € extra per poter accedere alla doccia...
Durante la giornata ho dovuto fare il pieno alla
moto 6 volte, in cinque paesi diversi: uno in Italia, uno in Slovenia, uno in
Croazia, due in Ungheria e un ultimo in Serbia. In totale ho percorso 1363 km,
di cui pochissimi in autostrada, per fortuna. Giornata decisamente divertente,
unico rammarico non aver potuto incontrare Luca e avere ricevuto un "pacco"
dai membri del Motoclub Famija di Belgrado, inizialmente dettisi disponibili ad incontrarci
ospitarci, e poi divenuti irreperibili!
Domenica 10 Agosto
La mattina a colazione mi raggiungono Paolo e Luca. Io,
convinto che la Serbia abbia fuso orario + 2, li aspetto all’appuntamento per
un’ora. Facciamo colazione, poi via, verso la Bulgaria. Lasciamo senza
grossi rimpianti la Serbia, e dopo aver perso un po’ di tempo in frontiera (per
entrare in Bulgaria si deve passare da quattro diversi uffici con una memoria USB, un
sistema insolito e che fa perdere molto tempo) ci dirigiamo verso
Sofia. Ci fermiamo in periferia della città alla ricerca di qualcuno che ci
possa indicare un posto economico per dormire, quando due motociclisti di
passaggio ci vedono in difficoltà e si fermano. Alla nostra domanda "Do you know any cheap
place where we could spend the night here in Sofia? Better if it has a locked
area for the bikes..." la pronta risposta è "Of course, you can sleep in my
flat and leave the bikes in my garage...". Motociclisti, strana
meravigliosa gente! Non solo Nicky (questo il nome del nostro ospite) ci offre la sua casa (in ristrutturazione,
ma con tutto ciò che serve), ma senza che riusciamo ad opporci, ci offre anche
la cena! Per ringraziarlo, a puro titolo simbolico, regaliamo a lui e al suo
amico (Nicky pure lui) una maglietta, una toppa ed un adesivo del nostro
motoclub.
Eccoci ritratti tutti assieme: da sinistra io, Luca, Nicky (padrone di casa), Paolo e Nicky (amico)
Nella giornata abbiamo percorso 530 km, ci siamo
divertiti per strada, abbiamo apprezzato il paesaggio Bulgaro... ma soprattutto
abbiamo avuto un’ulteriore prova della meravigliosa solidarietà motociclistica.
Come è bello poter fare parte di questo mondo...
Lunedì 11 Agosto
Il nostro Nicky, di lavoro fa il riparatore di macchinette
automatiche per il caffè, perciò ci viene molto facile scroccargli anche quello
prima di partire!
Ci rimettiamo in marcia, verso la Turchia. Mentre siamo
fermi in frontiera, inizia a piovere. Appena siamo pronti per ripartire, ha già
smesso. Entrare ad Istanbul, con il caldo e il traffico, è un’impresa. Per
trovare una sistemazione economica, prima ci avvaliamo della collaborazione di
un biker locale, che ci accompagna per un pezzo di strada, poi di un pedone che
si fa zavorrare da me, un perfetto esempio di simbiosi tra due specie diverse:
il pedone ha rimediato un passaggio, e il motociclista le indicazioni stradali.
Alla fine l’hotel economico lo troviamo: 2 stanze doppie per
3 persone, 65 € totali. I prezzi in Turchia sono molto vantaggiosi per noi,
anche la cena in centro ad Istanbul ci costa pochissimo.
Il centro della città è molto bello, ci facciamo una bella passeggiata
dopo cena.
Totale della giornata 622 km. Molto piacevole
passeggiare per Istanbul, una città molto bella, in cui si respira aria di
storia millenaria e dove si percepisce da mille contraddizioni presenti di
essere vicini al posto simbolico in cui termina l’Europa e inizia l’Asia.
Martedì 12 Agosto
Lasciamo Istanbul, e ci facciamo un bel giro su
strade molto pittoresche. Evitando le autostrade oltretutto si attraversano un
sacco di paesini, molto caratteristici da vedere.
Torniamo in Bulgaria, e ci dirigiamo verso la costa del Mar
Nero. Da Burgas saliamo fino a Varna, molto carina come città. Per trovare un
camping dobbiamo però scendere di una quindicina di km. Il posto è estremamente
economico, ma altrettanto squallido. Non è un campeggio per turisti stranieri,
bnsì per i cittadini Bulgari con scarse capacità economiche. Un’esperienza
interessante più dal punto di vista sociologico che da quello igienico... La
spiaggia è molto sporca ma ci concediamo comunque un bagno in mare.
Totale della giornata 593 km.
Mercoledì 13 Agosto
Lasciamo abbastanza presto (e senza grandi rimpianti) lo
“squallor-camping” Bulgaro ed entriamo finalmente in Romania. A pranzo ci
fermiamo a Costinica, e la sera in un bellissimo camping appena a nord di Costanza, a
Novodari. Entrambi i posti ci sono stati consigliati dal grande Chif, uno degli organizzatori del Bukowina Meeting.
Al camping facciamo già le prove generali per l’accampamento del raduno:
Il Pomeriggio ci dedichiamo alla vita da spiaggia
Totale della giornata 204 km, poca moto e tanto mare!
Giovedì 14 Agosto
La mia prima giornata senza attraversamenti di frontiera...
Lasciamo presto il camping, e ci dirigiamo diretti fino a Suceava. Qui
ci aspetta il simpatico Giovanni, un amico Rumeno che lavora in Italia e che a due giorni dal suo matrimonio gentilmente
trova il tempo per stare un po’ con noi, e ci fa da guida nella suggestiva fortezza della città, dove ci facciamo una cultura su Stefan cel Mare e sui
monasteri e i castelli da lui fatti realizzare.
Concludiamo il pomeriggio festeggiando l’imminente matrimonio di Giovanni bevendo birra...
Proseguiamo poi per Radauti, arriviamo al raduno e piantiamo le tende. La sera però siamo invitati a cena e a dormire a casa degli amici
Bogdan "Chif" e Ana Maria... sempre gentilissimi. Prima di andare a dormire facciamo tutti assieme un salto al raduno, dove i membri del club ci attendono attorno ad un fuoco armati di palinka!
Totale della giornata 637 km.
Venerdì 15 Agosto
Il raduno inizia ufficialmente oggi... ci svegliamo
senza fretta, la dolce Ana Maria ci prepara un’ottima e abbondante colazione,
dopo di che siamo pronti per fare il nostro ingresso ufficiale e trionfale al
II° Bukowina Meeting. Il motoclub ci offre l’iscrizione in omaggio... davvero
un’accoglienza imbarazzante, i ragazzi sono tutti fantastici.
Una cosa spettacolare di questo raduno sono le customizzazioni fatte su base di moto Russe
La ruota posteriore di questa proviene da una Renault 25!
La sera, alle 22:30, ci raggiunge anche l'amico Alberto, che sale direttamente al raduno da Verona. Si susseguono i vari gruppi musicali. Mi sono piaciuti molto, soprattutto il blues man. Chif ha
dimostrato ancora una volta una grande attenzione nella scelta dei musicisti presenti, così come nell’organizzazione di tutto l’evento. I progressi fatti
rispetto alla precedente edizione sono enormi, a cominciare dalla sede scelta scelta per l'evento.
Sabato 16 Agosto
Durante la giornata facciamo il motogiro organizzato, strade e panorami molto belli, in tutto circa un’ottantina di km:
Il giro si conclude con l’arrivo in parata nel centro di
Radauti, dove assistiamo all’esibizione di Pepe, stunt man giunto appositamente
dall’Ungheria...
Ecco qualche (pessimo, sorry...) scatto dell’esibizione:
Nel pomeriggio si svolgono le gare di abilità. Meno male che ci sono Alberto e Paolo a tenere alto l’onore dell’Italia, visto che
io sono stato subito sconfitto da una fanciulla...
Dopo le gare ci concediamo anche un bagno ristoratore nel fiume. La sera di nuovo musica, birra e palinka...
Domenica 17 Agosto
A malincuore, la mattina mi alzo e faccio i bagagli. Dopo
colazione e saluti, io e Alberto, intorno alle 10 locali, partiamo. Il tempo è
nuvoloso ma asciutto. L’idea iniziale è di andare dritti a casa. La strada che
lo scorso anno era stato l’incubo mio e di Luca, è stata quasi completamente
asfaltata... di giorno e con il sole poi fa tutto un altro effetto, rispetto
all’ultima volta in cui l’ho attraversata di notte e sotto un temporale la
scorsa estate. Arrivati in Ungheria, visto il tempo ottimo e la quantità di
gno... cioè, di persone simpatiche in giro, decidiamo di trovare un camping e
fermarci. Trascorriamo così la serata e la notte a Siofok, sulle rive del lago
Balaton.
Un doveroso omaggio alle “piccoline”:
Totale della giornata 910 km, evitando accuratamente le autostrade.
Lunedì 18 Agosto
Per arrivare a casa in tempi accettabili, decidiamo di fare
un misto: attraversiamo l’Ungheria per statali, poi ci togliamo velocemente di
torno la Croazia prendendo l’autostrada, che abbandoniamo appena entrati in
Slovenia. Qui facciamo una serie di statali spettacolari, ad eccezione di
alcuni piccoli tratti con lavori in corso.
Appena entrato in territorio Italiano, mi lancio verso il
primo casello e mi sparo gli ultimi km in autostrada. Al primo autogrill
ritrovo Alberto, con cui c’eravamo persi poco prima di Lubiana.
A Verona Est saluto il mio compagno di viaggio. Arrivo a
casa intorno alle 17.
Il totale della giornata è di 783 km.
Il totale del mio giro è invece di 5727 km, incredibilmente
senza prendere una goccia d'acqua!
Sono doverosi i ringraziamenti a tutti i membri del Bukowina Motor Club,
Chif in primis, per l’accoglienza che ci hanno riservato. E’ meraviglioso poter
avere la vostra amicizia. Naturalmente un grande ringraziamento va anche ai
compagni di viaggio, con cui spero di condividere nuove avventure in futuro.
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