Questo giro è nato quasi per caso, senza un vero piano di viaggio. Le nostre mete sono due dei posti più importanti
d'Europa per gli appassionati delle due
ruote: il lago Faaker, che ospita ogni anno sulle sue sponde il
più grande motoraduno del vecchio continente ed il Grossglockner, ghiacciaio perenne
sulla vetta più alta dell'Austria, si raggiunge attraverso una magnifica strada
tutta tornanti che offre panorami mozzafiato.
Partenza sabato mattina da Castiglione Mantovano, diretti verso est. L'idea è
di fare tutta strada statale, ma ci troviamo presto imbottigliati nel traffico dei vacanzieri diretti alle spiagge del nord Adriatico. Dopo Mestre imbocchiamo
quindi l'autostrada, e ne usciamo al confine. Sono le prime ore del pomeriggio. La nostra prima meta è il negozio di
Louis a Villach, su cui ci fiondiamo immediatamente. Il
negozio non delude le nostre aspettative e ci scateniamo con
lo shopping.
Così, alleggeriti nel portafoglio, ma contenti per i nuovi acquisti lasciamo Villach e andiamo a cercare un campeggio sulle rive del lago Faaker
dove passare la notte. Il posto è un'oasi di pace e tranquillità, ci sono famiglie con bambini, coppie di pensionati, scoiattoli che saltellano tra gli abeti… difficile immaginare come
si trasformi ogni anno a Settembre, quando calano decine di migliaia di bikers
assatanati!
Ceniamo (ottimamente) al piccolo ristorante del campeggio
Prendiamo
poi la Banditona e facciamo una cosa che nessuno di quelli che vanno al raduno del Faaker ha mai fatto: il giro del lago… nei due sensi (in quei giorni le autorità impongono l’obbligo del senso unico)! Il lago in verità è molto piccolo, e lo si gira tutto in una decina di minuti.
Domenicaa mattina siamo pronti per affrontare il Tetto d’Austria.
Scegliamo di imboccare la via del Grossglockner da Nord,
rientrando in patria da San Candido. La strada è bella, curvosa, e attraversa deliziosi piccoli paesini
montani, con tanto verde e vacche al pascolo.
Un curioso monumento
lungo la via:
Ci fermiamo solo per un rapidissimo panino con lo speck in una piazzola di sosta.
E finalmente ci troviamo di fronte il gigante bianco: lo spettacolo ci lascia letteralmente senza fiato.
Il pedaggio è un po' caro: 18 € per le moto (e 28 per le auto). Ma ciò che ci aspetta ci ripagherà
abbondantemente.
Imbocchiamo i primi tornati con molto entusiasmo, ci sono tanti motociclisti, con moto di ogni
genere.
La giornata è soleggiata e calda e nonostante l'alta quota non fa assolutamente freddo.
Giungiamo ad un rifugio a 2400 metri, convinti di essere arrivati in cima ci prendiamo un caffè.
Presto
però ci accorgiamo che c'è un'altra stradina piena di
tornanti che porta ancora più in alto, una specie di budello ripido, lastricato di pavé, che porta a quota
2571, al bar dei motociclisti! Da lassù pare davvero di
guardare il mondo dall'alto verso il basso!!
Inizia la discesa…
Quasi subito ci rifermiamo:
c'è il punto da cui si può ammirare il ghiacciaio in tutta la sua maestosità.
Riprendiamo la discesa. Strada facendo grazie al nostro passo turistico notiamo nel bel mezzo di una piazzola, a bordo strada, una marmotta. Non scappa
sentendoci avvicinare, anzi pare piuttosto incuriosita da noi e
dalle nostre moto…
La discesa prosegue
Salutiamo infine il gigante innevato, pronti a rivederci presto, speriamo!
Passiamo poco dopo il confine e all'altezza di Bressanone entriamo in autostrada,
per uscire ad Affi. Arriviamo alle undici di sera, stanchi morti, ma
siddisfatti per gli acquisti e per il bel giro in moto!
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